Abituati come sempre a criticare ognuno ed ogni cosa. Ed è quello che mi sembra che stia accadendo per questo Governo e per il nostro Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a proposito della gestione della crisi da Coronavirus.

Senza sciorinare statistiche ma leggendo un qualsiasi giornale, blog o post più o meno decente che si trova sui social, è evidente che questa crisi non mi sembra sia stata gestita meglio in altre Nazioni, tranne che in situazioni “particolari” tipo Cina ad esempio. Negli USA la cattiva gestione Trump probabilmente (ma non è detto) gli costerà, insieme a tante altre “sciocchezze” combinate nei suoi primi (e forse ultimi) 4 anni di presidenza, la rielezione.

Francia, Spagna, Inghilterra e la stessa Germania annaspano fra un numero di contagi nettamente superiore a quelli italiani ed un’economia che, di conseguenza, arranca ancor di più. Probabilmente, non dovrebbe essere difficile affermare che, questa volta, l’Italia se l’è cavata molto ma molto meglio di tanti altri Paesi. Certo, errori ne sono stati fatti, vedi ad esempio la sottovalutazione della pericolosità del virus nei mesi di gennaio e febbraio di quest’anno oppure i tanti discussi banchi con le rotelle. Ma per il resto, è unanime la considerazione che il nostro Paese, nel suo complesso se la sia cavata e continui a cavarsela alla grande.

Certo, per molti il vero problema di questi mesi non è il Coronavirus ma Conte. Del resto un nemico “visibile” bisogna pur individuarlo. Mai però ad ammettere che se tutti noi fossimo più rispettosi delle regole e dei nostri vicini, probabilmente la curva del contagio non sarebbe esplosa di nuovo. Ma tant’è, lo sport nazionale della “critica” non muore mai né quello, d’altronde del “non è colpa mia”.

PS: a me comunque il Conte di domenica all’ora di pranzo in diretta TV mi è proprio piaciuto.